L'acqua infradicia ghiri


Lucida alba di vetri funerari.
L'acqua infradicia ghiri
nel buio vegetale,
dai grumi dei faggi
filtrando inconsapevole
nei tronchi cavi.

Come i ghiri, il tempo che dilegua:
e bruci il tonfo ultimo,
rapina di dolcezze.

Né in te riparo,
abbandonata al sonno
da fresca gioia:
vanamente rinsanguo fatto sesso.